The 100th British Library Crime Classic
by Bernard J. Farmer
My rating: 3 of 5 stars
It wasn't bad, I liked it enough to get to the end, but I wouldn't suggest it to a friend and for certain it will not be among the books I will read a second time.
Sergeant Wigan, escorts a drunk man home one night to keep him out of trouble and the man introduces himself as Michael Fisk and explains that he deals in rare books. He has been out celebrating his last discovery : a John Keats’ personal inscribed copy of Endymion.
The two become friends and the book collector teaches Wigan all the tricks to discovering and collecting rare editions.
But one day Mike Fisk, the collector, is found dead and despite the arrest of a person, Sergeant Wigan wants to find out who, according to him, is the real killer.
The first half of the book flowed well, but it wasn't totally engaging for me, I didn't feel the unbridled desire to resume reading every time I had to interrupt.
In the second half of the book the mystery thickens and becomes more engaging, however I must admit that there are some rather absurd contradictions :
________ WARNING : SPOILER ! __
1) a good and nice man who however wants to summon the devil... well, for me it is a contradiction that is not acceptable.
2) a psychopathic person who often tries to kill his brother and who hides sadomasochistic books, but then in the end after having hosted an old lady, she burns all those horrendous books.. has she suddenly become normal and sane? Come on !
3) a villain who confesses to a murder because if he doesn't confess the devil will be summoned and the devil will turn his mother into a rat ... hey come on ! The book is set in the 50's and not in the middle ages, who can believe such threats?
4) a collaborator of the detective, suddenly disappears and Wigan doesn't care too much about what might have happened to him ... not seeing him, he thinks he will wait a few more days to look for him, even though he knows that the situation could be dangerous ... and then in reality he doesn't even look for the man!
Wigan learns of the collaborator's death only when in the end the killer confesses to the second crime (which he does spontaneously, in fact Wigan only investigates the first murder), inconceivable!
________ END OF THE SPOILER __
Also, though it is nice that the detective in question finds external collaborators...well, there are some chapters where the protagonist does nothing or almost nothing and it is the others who carry out the real detective work.
Even in the finale, the most decisive work is done by another character.
In any case, the reading is smooth and the book can be read in two or three days.
I gave 3 stars because Wigan is a pleasant main role character and the mystery, overall, is interesting since there are several suspicious characters and until the end you can't guess who really could be the murderer.
I apologize for my English, it's not my native language :-)
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____________ LIBRO ORA DISPONIBILE ANCHE IN ITALIANO !
Non è stato male, mi è piaciuto abbastanza per arrivare alla fine, ma NON lo consiglierei ad un amico e di certo non sarà tra i libri che rileggerò una seconda volta.
Il sergente Wigan, una notte accompagna a casa un uomo ubriaco per tenerlo fuori dai guai e l'uomo si presenta come Michael Fisk e spiega che si occupa di libri rari. È uscito per celebrare la sua ultima scoperta: una copia personale di John Keats del suo Endymion ( poema del 1817) con tanto di iscrizione dell'autore.
I due diventano amici e il collezionista di libri insegna a Wigan tutti i trucchi per scoprire e collezionare edizioni rare. Ma un giorno Mike Fisk, l'esattore, viene trovato morto e nonostante l'arresto di una persona, il sergente Wigan vuole scoprire chi, secondo lui, sia il vero assassino.
La prima metà del libro scorre bene, ma per me non è stato molto coinvolgente, non sentivo la voglia sfrenata di riprendere la lettura del libro ogni volta che dovevo interrompere...mentre quando un libro ti prende, non vedi l'ora di rituffarti nella lettura.
Nella seconda metà del libro il mistero si infittisce e si fa più avvincente, tuttavia devo ammettere che ci sono delle CONTRADDIZIONI piuttosto ASSURDE:
________ ATTENZIONE : SPOILER ! __
1) la vittima viene descritta come un uomo buono e simpatico, che però vuole evocare il diavolo... beh, scusate, ma per me è una contraddizione INACCETTABILE. Ma quale persona buona d'animo vorrebbe evocare il diavolo?
Se come il protagonista, facessi amicizia con una persona che "sembra" buona, ma che mi dice che adora i libri dell'occulto e di magia nera e sta cercando di evocare il diavolo, quella persona non mi vedrebbe più.
2) uno dei personaggi è una psicopatica, che spesso cerca di uccidere il fratello e che nasconde libri sado-masochisti, ma poi alla fine dopo aver ospitato un'anziana brava signora, brucia finalmente tutti quei libri orrendi.. è improvvisamente diventata normale e sana di mente? Ma dai !
3) il cattivo che confessa un omicidio perché sotto minaccia...si ma la minaccia è :se non confessa verrà convocato il diavolo e il diavolo trasformerà sua madre in un topo... ehi andiamo! Il libro è ambientato negli anni '50 e non nel Medioevo, quale assassino avrebbe confessato sotto tali minacce?
4) un collaboratore del detective, improvvisamente scompare e a Wigan non importa molto di quello che gli può essere successo... non vedendolo, pensa che aspetterà ancora qualche giorno per cercarlo, anche se sa benissimo che la situazione è pericolosa per chi sta indagando... e poi in realtà non cerca nemmeno l'uomo!
Wigan viene a sapere della morte del collaboratore solo quando alla fine l'assassino confessa il secondo delitto (cosa che fa spontaneamente, Wigan infatti indaga solo sul primo omicidio e della scomparsa del suo collaboratore non gliene importa poi tanto, nessuna preoccupazione in proposito) e dopo aver saputo della morte del collaboratore, il Sergente Wigan non fa una piega... inconcepibile!
________ FINE DELLO SPOILER __
Inoltre, per quanto sia piacevole che il l'investigazione sia svolta non da un solo personaggio, il detective in questione, ma altri personaggi da lui coinvolti nelal caccia al vero assasino... beh, ci sono dei capitoli in cui il protagonista, che fa parte delal polizia, non fa assolutamente nulla o quasi nulla e sono gli altri personaggi a svolgere il vero lavoro investigativo.
Anche nel finale, il lavoro decisivo ( scoprire e far confessare il colpevole ) viene svolto da un altro personaggio...ma che senso ha ? In ogni caso la lettura è scorrevole e il libro si legge in due o tre giorni.
Ho dato 3 stelle perché Wigan, tutto sommato, è un personaggio principale piacevole e il mistero, nel complesso, è interessante poiché ci sono diversi personaggi sospetti e fino alla fine non puoi davvero indovinare chi potrebbe essere davvero l'assassino.
Per quanto mi riguarda , comunque, Bernard J. Farmer è un autore che non leggerò più.
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